L’ultimo Consiglio dei Ministri ha previsto di dare corso ad un Decreto “Salva – Infrazioni” al riconoscimento della Carta docente al personale a tempo determinato su posto libero e vacante.
“Siamo di fronte ad un’ennesima presa in giro del personale docente, di tutto il personale docente, creando ancora una volta disparità di trattamento e disconoscimento della professione docente tra il personale che svolge lo stesso e medesimo servizio” così afferma il Segretario Generale della Fensir Giuseppe Favilla.
La Carta Docente voluta dalla legge 107/2015 è stata riconosciuta, in virtù della decisione del Consiglio di Stato di annullarne i decreti attuativi in quanto contro la normativa europea nel mese di marzo 2022 e trovando conferma dalla stessa Corte di Giustizia Europea nel mese di maggio dello stesso anno, anche al personale precario, indistintamente che questi fosse al 31 agosto o al 30 giugno e per l’intero importo. Il Decreto Legge (così come si legge nella bozza) all’art. 14 invece spiana la strada a futuri e nuovi ricorsi, in quanto è sulla medesima linea del decreti attuati e della legge 107/2015: disparità di trattamento tra personale che svolge la medesima funzione. La Carta sarà riconosciuta al personale che ha un contratto fino al 31 agosto e come importo massimo, dunque verosimilmente non sarà riconosciuta l’intera somma (€500,00 annui) ma una cifra inferiore e probabilmente legata anche alla tipologia dell’incarico annuale o del personale beneficiario.
“Si apre una nuova stagione di ricorsi – afferma Favilla – che nel frattempo rallenterà, se non addirittura bloccherà presso i tribunali i migliaia di ricorsi presentati nei mesi scorsi e che sono in attesa di udienza e sentenza. Ricordiamo anche di contro che chi ha già ottenuto il beneficio della carta docente nulla cambierà in quanto il diritto riconosciuto, passato in giudicato, non può essere modificato” conclude Favilla.
Rimaniamo in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge ufficiale, il quale dovrà seguire l’iter di conversione in legge entro 60 gg dalla sua emanazione.
La redazione
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