“Ci vorrà una bussola – afferma il segretario generale della Fensir Giuseppe Favilla – per comprendere le diverse procedure di assunzione in atto e le politiche che stanno emergendo nella scuola. Bisognerà tenere presente qual è l’obiettivo della scuola e di tutto il personale: l’educazione e formazione delle nuove generazioni”.
La Fensir e tutti i suoi sindacati federati sono convinti che la tutela del personale della scuola parta dal basso dalle piccole cose. Durante gli ultimi tre mesi, proprio quelli estivi, i futuri docenti e personale ATA è rimasto in trepidante attesa delle nomine al termine di percorsi ordinari e straordinari, per i docenti e il concorso 24mesi per il personale ATA. Per molto personale neo immesso nei ruoli ha significato il primo settembre un sostanziale cambio di vita e abitudini e un inevitabile allontanamento dagli affetti.
Con il 2023-24 vengono messi in atto anche i vincoli per il personale docente di rimanere nella sede assegnata per tre anni, norma attualmente attenuata dal CCNI sulla mobilità annuale (assegnazioni e utilizzi) ma che sarà verosimilmente oggetto di contrattazione proprio nel presente anno scolastico. L’amministrazione vorrà tenere fede a tutti i vincoli proposti? Purtroppo troppo presto per dare una risposta.
Altra questione non trascurabile è il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Istruzione e Ricerca (CCNL) la cui ipotesi è stata firmata nel mese di luglio e che ancora non ha alcuna forza e dunque l’unico buon proposito di concedere i 3 giorni retribuiti al personale a tempo determinato non potrà essere applicato. Inoltre gli aspetti economici, fortemente sostenuti dai sindacati rappresentativi, non solo non hanno dato risposto all’inflazione ma risultano anche offensivi della dignità del lavoratore della scuola.
La Fensir con e attraverso i suoi Sindacati Federati (SADOC, SAIR, SAATA) lotterà accanto ai lavoratori al fine di ottenere il giusto bene, cioè la vera valorizzazione delle professioni nella scuola.
La Redazione