DOCENTI DI RELIGIONE: LA FUNZIONE PUBBLICA ANNUNCIA L’ASSUNZIONE DI 6428 DOCENTI
Con un comunicato stampa pubblicato sul portale della Funzione Pubblica si annuncia, tra le varie iniziative in programma, anche l’assunzione di 6428 Docenti di Religione.
Lo scorso 17 novembre si è svolto, in un clima di polemica generale, uno sciopero in cui chiaramente il Fensir SAIR aveva chiesto che si agisse al più presto per l’assunzione attraverso il concorso straordinario così come modificato lo scorso giugno.
I posti per il concorso straordinario, così come abbiamo anche comunicato, pari a 4500 corrisponde solo ad un terzo di coloro i quali hanno maturato i 36 mesi. Nel triennio della validità delle graduatorie concorsuali verranno assunti 4500, dall’anno 2025/26 le graduatorie concorsuali si trasformeranno in graduatorie ad esaurimento e scorreranno per il 70% dei posti liberi e vacanti regionali su base diocesana, così come avvenuto per il concorso straordinario. Rimangono invece a disposizione per il concorso ordinario 1928 posti. Rimane l’incognita della prova orale metodologico didattico, ma siamo fiduciosi che questa possa essere senza il punteggio minimo, così come abbiamo e continueremo a sostenere.
Dell’attiva partecipazione al tavolo tra Ministero e CEI, a cui non partecipa alcuna sigla sindacale, abbiamo più richiamato e risposto a domande specifiche nell’Assemblea Sindacale dello scorso 17 novembre che, seppur fuori orario di servizio, ha riscosso una buona partecipazione.
I docenti con meno di 36 mesi di servizio sono circa 3000 è avranno la sola possibilità di partecipare al concorso ordinario. Allo stesso concorso potrà partecipare anche il personale con più di 36 mesi di servizio, ma con le stesse regole previste per i concorsi ordinari (prova scritta selettiva, prova orale selettiva).
I tempi non sembrano essere immediati ma abbiamo ragione di sperare che l’annuncio possa rassicurare il personale docente che la procedura è finalmente attiva, seppur con innumerevoli ritardi.
Il comunicato arriva pochi giorni dopo lo sciopero. Dal nostro sondaggio abbiamo raccolto oltre un migliaio di dichiarazione di adesione allo stesso. Certo ci saremmo aspettati più partecipanti ma soffocati dalla presenza di altre sigle e di temi trasversali nonché polemiche, possiamo dire che l’obiettivo comunque è stato raggiunto e il Governo ha dato, seppur ancora da concretizzare, una prima risposta alla categoria.
La redazione