In data 21 febbraio è stato firmata la modifica al CCNI sulla mobilità del personale della scuola, molti i delusi.
“Senza una modifica legislativa le modifiche contrattuali non potranno essere significative. Deve essere cambiato l’articolo 399 del Testo Unico, ma per fare ciò è necessaria una forte posizione politica che non tenga conto dei suggerimenti o dei dinieghi esterni” afferma Giuseppe Favilla, segretario generale FeNSIR.
È sufficiente leggere nella sua interezza l’accordo siglato dai sindacati rappresentativi per rendersi conto, seppur apprezzabile lo sforzo, che la stragrande maggioranza del personale neo immesso nei ruoli, che non si trova nelle condizioni ivi previste rimarrà fuori dai trasferimenti.
“Adesso tocca al CCNI sulla mobilità annuale (assegnazioni e utilizzi) recepirà quanto previsto dal contratto 2022/2025 oppure, così come molti sperano, sarà prorogato?