Il Sindacato Fensir lancia l’allarme sui ritardi nell’erogazione della Carta del Docente, nonostante centinaia di sentenze favorevoli ottenute. Molti insegnanti attendono da oltre un anno l’accredito del bonus spettante, nonostante la notifica delle decisioni all’Amministrazione, in particolare agli Uffici Scolastici Regionali (USR) e al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).

Sentenze favorevoli, ma liquidazioni ferme

La Carta del Docente, istituita dalla legge 107/2015, garantisce un bonus annuale di 500 euro per la formazione e l’aggiornamento dei docenti di ruolo. Tuttavia, varie pronunce giudiziarie, tra cui quella del Consiglio di Stato n. 1842/2022, hanno stabilito che anche i docenti precari hanno diritto a questo beneficio. Nonostante ciò, le richieste continuano a rimanere inevase, generando una situazione di stallo che penalizza centinaia di lavoratori della scuola.

Il Ministero non adempie, aumentano i costi per l’Amministrazione

Secondo la Fensir, i ritardi nell’erogazione sarebbero legati a difficoltà burocratiche e all’assenza di un’efficace programmazione da parte del Ministero. In alcune realtà si sta già procedendo con ricorsi di ottemperanza per obbligare l’Amministrazione a rispettare le sentenze. Questi procedimenti, oltre a prolungare i tempi, stanno facendo lievitare i costi per lo Stato, che si trova costretto a risarcire anche le spese legali per l’inadempienza.

Favilla (Fensir): “Serve rispetto per la giustizia e i docenti”

Il Segretario Generale del Fensir, Giuseppe Favilla, esprime forte preoccupazione per la situazione:
“Siamo di fronte all’ennesima mancanza di attenzione verso la giustizia e verso chi ha ottenuto un diritto. È impensabile che, dopo 12 o 18 mesi dalla sentenza, il Ministero non abbia ancora adempiuto a quanto stabilito dal giudice.”

Il sindacato ribadisce la necessità di un intervento immediato affinché i docenti possano ricevere quanto loro spetta, evitando ulteriori contenziosi che appesantiscono il sistema giudiziario e i bilanci pubblici.

Fensir: “Serve una riforma strutturale e per tutti i docenti: la formazione è per tutti, senza limite temporale dei contratti”

Oltre alla richiesta di immediata esecuzione delle sentenze, il Fensir sottolinea la necessità di una riforma che garantisca l’accesso alla Carta del Docente a tutti gli insegnanti, senza discriminazioni tra personale di ruolo e precario, al 31 agosto, 30 giugno o supplenti. Solo così si potrà assicurare pari opportunità di formazione per l’intero corpo docente e la possibilità, per alcuni di potersi maggiormente specializzarsi a beneficio delle future generazioni.

Il sindacato invita il Ministero a rispettare le decisioni giudiziarie e a trovare una soluzione tempestiva per evitare un’escalation di ricorsi, che comporterebbe un’ulteriore perdita di tempo e di risorse pubbliche.