di Daniela Giambarresi
Con il Decreto n.694 del 30 maggio 2023 il Ministero ha reso noto chi potrà iscriversi all’ VIII ciclo di specializzazione dei docenti per il sostegno didattico. I tempi saranno davvero molto stretti.
I posti disponibili saranno oltre 29.000, tremila in più rispetto al precedente anno accademico, offerta che non soddisferà comunque il fabbisogno nazionale, e saranno così suddivisi: 1.972 per la scuola dell’Infanzia, 4.748 per la scuola Primaria, 7.946 per la scuola secondaria di I grado e 13.011 per la scuola Secondaria di II grado.
Ogni anno 90.000 posti circa vengono assegnati a supplenza e una buona parte di essi assegnata a personale non specializzato, nonostante il numero degli studenti con disabilità grave aumenti di anno in anno.
L’accesso interesserà i docenti che si trovano nella condizione indicata dall’art.18-bis del D.L.13 Aprile 2017 n. 59, comma 2.
Requisiti d’ accesso ordinari ai percorsi di specializzazione nella scuola dell’Infanzia e Primaria sono: titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente; oppure Diploma Magistrale, compreso il Diploma Sperimentale a indirizzo Psicopedagogico con valore di abilitazione e Diploma Sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli Istituti Magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia, ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’A.S.2001/2002.
Per l’accesso ai percorsi di specializzazione nella scuola Secondaria di I e II grado i requisiti sono: abilitazione specifica sulla classe di concorso, ovvero analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente; oppure Laurea Magistrale o a Ciclo Unico( oppure Diploma di II livello dell’ alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) più 24 CFU/CFA o abilitazione per altra classe di concorso/grado di istruzione (attenzione alla data ultima per il conseguimento dei 24CFU). Se i 24 CFU potranno esser conseguiti dopo il 31 ottobre verrà reso noto (?).
A luglio si svolgeranno le prove preselettive, e specificatamente il 4 luglio avranno luogo le prove per la scuola dell’Infanzia, il 5 per la scuola Primaria, il 6 per la scuola Secondaria di I grado e il 7 per la scuola Secondaria di II grado. In seguito i singoli Atenei stabiliranno le date delle prove scritte e orali.
L’informativa con le organizzazioni sindacali finora manca: come lavoreranno le Università, riusciranno a portare a termine la prova scritta e orale entro fine luglio o slitterà tutto a settembre?
Per i docenti con 3 anni di servizio negli ultimi 5, individuati dal comma 2 dell’art. 18-bis del D.L. 13 aprile 2017. N.59, concernente “ Norme transitorie per l’ accesso al concorso e per l’ immissione in ruolo” su posto di sostegno con contratto a tempo indeterminato o determinato, nelle scuole statali, paritarie o nei percorsi di istruzione e formazione professionali delle Regioni e che siano in possesso del titolo valido per l’insegnamento, il Ministero ha pubblicato un ulteriore Decreto n. 691 del 29 Maggio 2023, con il quale si stabilisce che il 35% dei 29.061 sia ad essi riservato, esonerandoli dalla prova preselettiva. Cosa significa in concreto? Che qualora superino le prove con un punteggio di 21/30, hanno diritto ad una riserva di posti pari al 35% della graduatoria finale, quindi su 100 posti, 35 saranno a loro riservati. Se su 100, 20 triennalisti supereranno le prove, entreranno in 20 e gli altri 80 posti verranno distribuiti agli altri candidati. Se saranno 50 a superare le prove con un punteggio più alto rispetto agli altri, entreranno questi 50; se su 100, in 20 avranno punteggi migliori degli altri e altri 40 inferiore, scatterà la “riserva”: entreranno dopo i 20 già inseriti per merito, i migliori 15 fino ad occupare i posti destinati alla “riserva”.
Questa è la novità, sulla quale la FeNSIR vigilerà affinché la trasparenza sia garantita.
Inoltre i candidati che hanno superato la prova preselettiva del VII ciclo e che a causa del Covid non hanno potuto sostenere le ulteriori prove, verranno ammessi direttamente alla prova scritta.