FENSIR SINDACATO

DDL Reclutamento: importanti novità nel progetto di Bucalo e Iannone

Nella giornata di ieri è stato reso noto il breve Disegno di Legge dei Senatori Carmela Bucalo e Antonio Iannone. Il ddl comporto da solo 6 articoli comprende importanti modifiche sul reclutamento del personale docente.

L’art. 1 fa riferimento al reclutamento dei docenti abilitati inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, si prevede un’assunzione subordinata alle assunzioni dalle Graduatorie di Merito Concorsuali. Superato positivamente l’anno di formazione e prova, si è confermati in ruolo nella scuola dove si è prestato il servizio. Stessa procedura per i docenti non abilitati che dovranno però seguire appositi corsi universitari annuali di abilitazione e specializzazione a loro riservati così come evidenziato al comma 2 dello stesso articolo e ripreso all’art. 2 del DDL. Il DDL non fa distinzione né di grado né di classe di concorso, ma specifica solamente al differenza tra posti comuni e di sostegno. Dunque verosimilmente sono coinvolti tutti i docenti di ogni ordine e grado.

L’art. 2 fa riferimento alla formazione iniziale del personale assunto dalle graduatorie provinciali di seconda fascia, seguirà i corsi universitari che, al termine del percorso, previo un esame finale selettivo, rilascerà il titolo di abilitazione. Sono destinatari di questo provvedimento non certo i docenti della scuola infanzia e primaria, sia diplomati magistrale che laureati in scienza della formazione primaria, bensì i docenti della secondaria di primo e secondo grado, sia laureati sia i docenti tecnico pratici, provvisti del solo titolo di diploma.

L’art. 3 fa riferimento al TFA sostegno è prevista l’ammissione in sovrannumero di tutti coloro i quali hanno svolto 24 mesi di servizio. Lo stesso corso di TFA può essere svolto in maniera telematica…

L’art. 4 riguarda invece il reclutamento del personale di religione idoneo del concorso del 2004 con il superamento di quanto previsto dal comma 3 art. 1 bis della legge 159/2019: il reclutamento fino ad esaurimento, di fatto, della graduatoria.

L’art. 5 fa riferimento alla mobilità, introducendo importanti novità: la possibilità di poter seguire dei corsi per modificare la propria classe di concorso, anche di sostegno, in modo tale da poter “garantire” nei limiti della contrattazione nazionale, la mobilità territoriale e professionale.

Nelle norme transitorie e finali (art. 6) che merita l’integrale lettura, sono da sottolineare due importanti commi, il 3 e il 4.

Al comma 3 prevede la validità delle Graduatorie di Merito degli ultimi concorsi ordinari fino alla pubblicazione delle nuove graduatorie dei futuri concorsi ordinari. Dunque lo scorrimento delle stesse è garantito ancora per l’anno scolastico 2023/2024.

Al comma 4 invece si riprende la questione dei diplomati magistrali, infatti cosi recita:

Al fine di garantire la continuità didattica nelle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, a decorrere dall’anno scolastico 2023-2024, sono confermati i ruoli al personale docente assunto a tempo indeterminato con riserva dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in esecuzione di provvedimenti cautelari giurisdizionali, nel caso di superamento dell’anno di prova di cui ai commi 116 e seguenti della legge 13 luglio 2015, n. 107, con decorrenza giuridica dal 1° settembre dell’anno svolto. Conseguentemente, è disposto l’annullamento dei provvedimenti di licenziamento già notificati dall’amministrazione e previsto il reintegro nei ruoli. Sono fatti salvi i servizi prestati a tempo determinato e indeterminato nelle istituzioni scolastiche dal predetto personale di cui al presente comma.

Un disegno di legge che consideriamo ambizioso e che vuole andare verso la risoluzione di alcune questioni davvero spinose per il personale precario.

Non ci resta di augurarci che presto sia incardinato nelle commissioni e vada analizzato dalle rispettive aule del Parlamento e soprattutto approvato a favore di migliaia di precari.

La Redazione

Stipendi docenti: diretta con il segretario generale mercoledì 1 febbraio 2023 ore 15

La proposta del Ministro Valditara fa discutere il mondo della scuola. La differenziazione degli stipendi in base alle regioni sembra essere a svantaggio del personale della scuola creando docenti di serie A e di serie B.

La diretta di oggi alle 15 in concomitanza del Question Time dalla Camera dei Deputati, vuole commentare a caldo le parole dello stesso ministro e riflettere insieme sull’opportunità di intraprendere iniziative a contrasto della proposta.

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Per una lettura trasversale dell’argomento:

https://www.ilsole24ore.com/art/scuola-divisa-sull-idea-valditara-stipendi-differenziati-i-prof-AEybx2aC?refresh_ce=1

https://www.orizzontescuola.it/stipendi-docenti-piu-alti-al-nord-la-proposta-di-valditara-piace-ai-presidi-misura-abbastanza-sensata/

In arrivo gli arretrati… perché non corrispondono al lordo tabellare?

In arrivo il prossimo 26 dicembre l’accredito degli arretrati tabellari. Mentre ci accingevamo a scrivere con chiarezza la differenza notevole tra il lordo tabellare e il netto che si andrà a percepire, calcolando la situazione standard, il portale Orizzonte Scuola pubblicava un’analisi precisa e puntuale ad opera di Andrea Carlino che riportiamo nel link qui di seguito: https://www.orizzontescuola.it/arretrati-stipendio-docenti-e-ata-importi-al-netto-inferiori-al-previsto-dieci-casi-particolari-da-considerare/.

Le nostre tabelle rielaborate non hanno tenuto conto, anche perché la speranza è sempre tanta, di un elemento importante: ciò che si percepisce prima non si prende dopo, e così è stato. Infatti da aprile 2019 è presente sul cedolino paga l’indennità di vacanza contrattuale, che è aumentata fino a luglio 2022 quando è diventata quasi doppia a causa dell’ulteriore mancato rinnovo contrattuale 2022-24. La somma totale dell’indennità contrattuale va sottratta all’aumento contrattuale e dunque l’importo lordo non sarà più quello dalla somma prevista delle tabelle ma tra i 300/400 euro circa in meno. Cosicché abbiamo importi lordi totali inferiori su cui va a calcolarsi il netto.

Inoltre gli importi tabellare non tengono conto, come anche lo stesso Carlino sostiene, della storia professionale di ciascun docente o personale ATA e DSGA.

Dai proclami ai fatti c’è un abisso: avevamo detto che l’aumento stipendiale non era adeguato, oggi ne siamo più che certi che l’aumento a tre cifre è stata solo una vergognosa propaganda di chi siede in contrattazione in forza dei numeri!

Redazione

Arretrati a credito sul cedolino non sono gli arretrati contrattuali

Con la pubblicazione del cedolino paga sul portale Noipa e la lettura dello stesso risalta agli occhi la voce “arretrati a credito” 806/ERG RECUPERO ESONERO IVS L.234/2021 – AC  e 806/ERE ESONERO IVS L.234/2021 – AC. Ebbene non si tratta dell’arretrato del rinnovo contrattuale bensì bensì di arretrati a credito previsti dal Decreto Aiuti bis “il provvedimento specifica che per i periodi di paga luglio-dicembre 2022 è previsto l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali che viene incrementato rispetto alla Legge di Bilancio 2022 (legge n.234 del 30 dicembre 2021) dell’1,20%. Si porta così la riduzione dei contributi da luglio a dicembre 2022 al 2% – e determinerà l’incremento delle retribuzioni nette senza alcun costo aggiuntivo”, tale arretrato viene riconosciuto solo a coloro i quali hanno uno stipendio lordo non superiore a 2.692 euro, nel caso di superamento di questa soglia non spetta alcuna riduzione.

Da gennaio, come gli stessi operatori di noipa hanno comunicato, è previsto il nuovo stipendio tabellare (visiona le tabelle), mentre per gli arretrati, al momento in cui scriviamo, non sono visibili i calcoli e dunque gli importi da erogare. Si confida che possano essere accreditati a ridosso di Natale.

Reclutamento e mobilità dei docenti posto comune e dei docenti di religione

Incontro con il sen. Roberto Marti (LEGA)

Presidente della Commissione VII Istruzione e Cultura in Senato.

Intervenuto ieri sui canali social del sindacato Fensir  (SADOC e SAIR) e sulla pagina Facebook di Onde, il sen. Roberto Marti (Lega) quale presidente della commissione istruzione in Senato, è intervenuto su graduatorie concorsuali, nuovo reclutamento post riforma Bianchi e mobilità. 

In particolare, ha espresso attenzione verso le argomentazioni che i docenti hanno sottoposto sull’ economicità e sull’opportunità di trasformare le graduatorie di merito dei concorsi 2020-22 in graduatorie ad esaurimento, sottolineando la che maggioranza compatta sta prendendo in esame questa possibilità, ma anche  che si tratta di provvedimenti che, a giudizio del MEF, hanno comunque dei risvolti finanziari e che quindi vanno appunto sottoposti ad una valutazione di quella natura.  

 “L’Incontro è stato cordiale e positivo”, afferma la segretaria nazionale del Fensir  Sadoc, nonché amministratrice del gruppo facebook ONDE, Roberta Granata, “il sistema del reclutamento scolastico voluto dalla legge 79/2022 stenta ad essere applicato. Molti dei decreti che riguardano i docenti devono essere applicati e sostenuti anche dalle università ancora non pronte ad attuare quanto richiesto dalla riforma del reclutamento. È necessario dare risposte certe ai colleghi precari sprovvisti del titolo di abilitazione e così anche a chi è di ruolo, provvisto dei titoli di accesso necessari, ma ancora in attesa del concorso straordinario abilitante del 2020”

Riguardo alle sorti della riforma del reclutamento voluta da Patrizio Bianchi, il Sen. Marti, ha assicurato che il Ministero sta lavorando per portare a termine la pubblicazione dei decreti attuativi che rendono la legge 79/22 pienamente efficace, con particolare riferimento al bando di concorso per i docenti IRC nonché del concorso ordinario per i docenti di scienze motorie della scuola primaria.

“Accogliamo con favore la disponibilità del Presidente Marti a farsi da tramite per le questioni del personale docente e del personale docente di religione riguardo il decreto ministeriale per i relativi concorsi ordinari e straordinari” afferma Giuseppe Favilla segretario generale del Fensir. “Il reclutamento a tempo indeterminato del personale docente di religione è stato al centro delle battaglie contro il precariato sia della Lega ma anche di Fratelli d’Italia. Non possiamo non ricordare le proposte di legge e gli emendamenti alle varie leggi, nonché l’apporto alla definizione dell’attuale art. 47 comma 9 della legge 72/2022, del sen. Pittoni, votato nella legislatura appena trascorsa dalla Lega e da tutta la coalizione di governo. Siamo fiduciosi in un acceleramento della procedura”.

Il Presidente Marti ha infine anche toccato l’argomento della mobilità, ribadendo l’attenzione che, anche nella precedente legislatura, il suo partito ha avuto nei confronti dei vincoli di sede (ricordiamo gli interventi legislativi che hanno “ammorbidito” il vincolo con la reintroduzione delle assegnazioni provvisorie), e che si farà portavoce delle istanze sia in sede istituzionale che in sede politica.

Compito del Fensir Sadoc e del Fensir  Sair continuare nell’interlocuzione con il mondo della politica e con il governo al fine di dare risposte a tutta la categoria docente e alle loro specificità.

 Ufficio stampa